Il segno della dinastia

Foto di Alberto Bonacossa

Presidente FISI dal 1928 al 1929.

Alberto Bonacossa, Nato a Vigevano il 24 agosto 1888 da una nobile e agiata famiglia di industriali tessili della Lomellina, fratello di Aldo, Ufficiale del Genio e istruttore di sci del Regio Esercito nella prima Guerra Mondiale, fotografo, esploratore, alpinista e pioniere dello sci e dello sci alpinismo. Ai due sono dedicate vie, rifugi e sentieri delle nostre Alpi.

Alberto, fulgido esempio di sportivo eclettico e di grandi doti poliedriche, che prese parte alla prima guerra mondiale e fu insignito della medaglia d'argento al valor militare raggiungendo il grado di Maggiore del Genio, fu un atleta fin dalla gioventù: dal 1914 fu campione italiano di pattinaggio su ghiaccio, e prese parte alle Olimpiadi di Anversa del 1920 nel tennis, e ai campionati del mondo del 1922 di Bruxelles. Fu anche calciatore del Grasshoppers di Zurigo. In seguito si dedicò completamente alla Dirigenza sportiva ricoprendo numerose e importanti cariche per lungo tempo.

Appassionato motociclista, divenne Presidente del Moto Club d'Italia nel 1914 e lo guidò fino al 1931, come pure Presidente della Federazione Internazionale dei Club Motociclistici dal 1924 al 1946. Prima della Presidenza Fisi, fondò e guidò la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) dal 1926 al 1927, nata dall'unione della Federazione Italiana Pattinaggio, di cui fu presidente dal 1914 al 1926, con la Federazione Bob Club d'Italia e la Federazione Italiana di Hockey, di cui fu fondatore e Presidente dal 1924 al 1926 e tra i promotori della Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle (FIPR), costituita a Milano nel 1922.

Proprietario inoltre dell'Hockey Club Milano, presidente del Tennis Club Milano e dell’Automobile Club d’Italia, fu editore del quotidiano sportivo Il Littoriale dal 1932 fino al 1939 (poi chiamato Corriere dello Sport), e anche della Gazzetta dello Sport, fino alla morte nel 1953.

A lui si devono anche i Campionati Internazionali d'Italia di Tennis svoltisi la prima volta nel 1930 a Milano.

Fu commissario del CONI dal 28 luglio al 28 settembre del 1943 e membro del CIO dal 1925 al 1953, anno della sua morte il 30 gennaio. La famiglia Bonacossa dal 1929 è proprietaria della Gazzetta dello Sport.

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